C'era una volta, una streghina molto potente che abitava nei favolosi boschi di Maia. Nessuno conosceva quanto erano smisurati i suoi poteri, ma tutti la temevano. E come non temerla? Essa conduceva sempre con sè un famiglio gigantesco!
(Molto bello, direi, il famiglio! Ma essendo una femmina si dice famiglia? No, vero? Mi sa che il sostantivo rimane invariato)
Quel giorno, la streghina aveva creato una nuova scopa. Era il prototipo numero 42 e non vedeva l'ora di provarla.
Ma, mentre cercva il posto migliore da cui lanciarsi si imbattè in una figura candida. Incuriosita, pensando che fosse un angelo, data la sua bellezza, si avvicinò a lei.
Si trattava di una mammina col suo neonato in fasce.
La donna, appena la vide, riconobbe subito in lei la strega cattiva e, d'impeto, cerco di prendere la culla dove dormiva il suo piccolino, ma per lo spavento (o forse perchè era grossa la culla, direi!) non riuscì e così prese il neonato in braccio e cercò di scappare.
La streghina, però, non era poi così cattiva e cercò di spiegarle che non le voleva fare del male, ma la mammina non l'ascoltava, e così decise di volare via con la sua nuova scopetta.
E... 1...2...3! Si lanciò verso il piccolo dirupo.
Purtroppo, anche il prototipo n. 42 era malfunzionante e la streghetta stramazzò a terra.
"Ohi! Ohi! Ohi! Che male!" gemeva la poverina!
La mammina si mosse a compassione e aiutò la streghetta a rialzarsi. Poi le spalmò il suo balsamo curativo sulla schiena.
Aveva capito che non era una streghina cattiva. (più che altro si era scompisciata dalle risate quando l'aveva visto stramazzare per terra!)
Per ricompensarla, la streghina le regalò una nuova culla per il suo piccino.
Da allora divennero grandi amiche, anzi andarono a vivere insieme e la streghetta aiutava la mammina nelle faccende domestiche (quando c'è un bambino in casa una strega per le faccende domestiche serve eccome!) mentre la mammina creava dei balsami e degli unguenti che curavano i dolori artritici della strega. Forse non era una semplice mammina, ma una fata!
E vissero tutti felici e contenti!
Hmm.. Vedo delle analogie e dei simbolismi interessanti
RispondiElimina:-)
grazie per il tuo commento volevo scriverti, ma non ho trovato la tua mail.
RispondiEliminaun abbraccio
Sara